Boldrini porta a Montecitorio l’imam che vuole distruggere Israele
Il 21 ottobre lectio magistralis di al Tayyeb in Parlamento
di Giulio Meotti
Roma, 14 Ottobre 2015 – Mohamed Ahmed al Tayyeb è il grande imam di Al Azhar, il “Vaticano dell’islam sunnita”, “l’università più antica del mondo”, la radiosa scuola del Cairo. In questa veste, e già in quella di Gran Muftì d’Egitto, Tayyeb ha invocato più volte la distruzione di Israele.
“La soluzione al terrore israeliano risiede nella proliferazione degli attacchi suicidi che diffondono terrore nel cuore dei nemici di Allah”, ha detto Tayyeb. “I paesi, governanti e sovrani islamici devono sostenere questi attacchi di martirio”. Tayyeb è stato duramente attaccato in un rapporto del Congresso americano proprio per la sua giustificazione degli attentati suicidi. Tayyeb ha anche spiegato che “le operazioni di martirio in cui i palestinesi si fanno esplodere sono permesse al cento per cento secondo la legge islamica”, come la donna palestinese che ha detonato un esplosivo sulla strada per Gerusalemme qualche giorno fa. Tayyeb ha rifiutato l’offerta di recarsi in visita a Gerusalemme: “Sconsiglio vivamente ai musulmani di visitare Israele”. E da sempre si rifiuta personalmente di “ricevere qualsiasi governante israeliano sia in Egitto che all’estero. Non intendo incontrare funzionari israeliani che siano politici o religiosi”. Commentando la decisione del suo predecessore Tantawi, che fu attaccato per aver stretto la mano all’allora presidente israeliano Shimon Peres durante una conferenza dell’Onu a New York, Tayyeb ha detto che “a ogni congresso o seminario al quale parteciperò mi informerò prima della possibile presenza di israeliani e se ci fossero eviterò di andarci”. E’ lo stesso Tayyeb che la scorsa primavera ha accusato il “sionismo” per il caos in medio oriente.
C’è da domandarsi quindi cosa sia passato per la testa della presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, che ha invitato Tayyeb per una “lectio magistralis” il prossimo 21 ottobre alle tre del pomeriggio nella Sala della Regina di Montecitorio. Titolo dell’evento un ever green assoluto: “Islam, religione di pace”. Nessuno alla Camera dei Deputati si è mai premurato di organizzare una lectio magistralis del rabbino capo d’Israele. C’è da chiederselo due volte cosa sia passato per la testa di Laura Boldrini, perché un invito simile arriva proprio nelle settimane in cui in Israele gli ebrei sono uccisi a coltellate, asfaltati con le automobili e assassinati a fucilate sotto gli occhi dei loro figli. “Operazioni di martirio” sanzionate dall’imam Tayyeb. E’ lo stesso grande imam di Al Azhar che aveva respinto gli auguri di Papa Benedetto XVI in occasione di Eid el Adha, la festa del sacrificio islamico, e che aveva sospeso il dialogo col Vaticano in seguito alle dichiarazioni del Pontefice che invocava la protezione dei cristiani in medio oriente. E se proprio il Presidente Boldrini non aveva orecchio per i travagli del popolo erbaico, poteva informarsi prima sulle idee di Tayyeb sulla famiglia, visto che Boldrini è sempre così sensibile sul tema del femminicidio. “Per quanto riguarda le percosse alla moglie” ha detto l’imam egiziano. “C’è un programma di riforma. Secondo il Corano, prima si ammonisce, poi si dorme in letti separati, infine si colpisce”. Alla domanda su quale livello di percosse adottare, l’imam Tayyeb ha scandito: “E’ più simile a un pugno, a uno spintone”. Sono come le coltellate inferte agli ebrei israeliani. Non sono proprio una forma di terrorismo, la chiamano “resistenza”.
(Fonte: Il Foglio.it, 14 Ottobre 2015)
Nella foto in alto: il Grande Imam della Moschea di Al-Azhar (Il Cairo), Mohamed Ahmed al Tayyeb
#1HaDaR
Non illudetevi gente… Ritornano in auge i tempi “gloriosi” della Spada dell’Islam… Tra quanto il Natale di Roma?…
È proprio vero che, come dice il Profeta Yirmiahu, non si cambiano le macchie del leopardo… הֲיַהֲפֹךְ כּוּשִׁי עוֹרוֹ וְנָמֵר חֲבַרְבֻּרֹתָיו גַּם אַתֶּם תּוּכְלוּ לְהֵיטִיב לִמֻּדֵי הָרֵעַ: …anche se i “compagni” della Mogherini, quelli che la scelsero (fra cui Fiano), pretendevano di “smacchiare i giaguari”…
La SOLA cosa sbagliata che si può fare è NON SVERGOGNARE RUMOROSAMENTE I MALVAGI CHE ORGANIZZANO TALE SCEMPIO O PRENDERVI PARTE. È come il banchetto di Achashvershosh… Parteciparvi porta ad essere puniti…
#2Giacomo Morpurgo
Desidererei conoscere il parere del Sig. Presidente della Repubblica sull’invito alla Camera dei deputati del Sig.Tayeb da parte della “Sig.ra” Boldrini.
Chi scrive era a Roma il 16 ottobre 1943 e si e` salvato per pura fortuna.
Prof.Giacomo MORPURGO (Genova)
#3Emanuel Baroz
Schiaffo alla Boldrini: il “suo” imam resta a casa
Salta la visita a Montecitorio del religioso che professa la distruzione d’Israele
di Magdi Cristiano Allam
Il rinvio, o forse l’annullamento, della lectio magistralis dal titolo «Islam, religione di pace», che lo Sheikh di Al Azhar, Ahmed al-Tayyeb, paragonabile al «Papa dell’islam maggioritario sunnita», avrebbe dovuto tenere il 21 ottobre alla Camera su invito della «presidentessa» Boldrini, è una clamorosa sconfitta di tutti gli islamofili nostrani, così com’è uno smacco per le istituzioni considerando che al-Tayyeb sarebbe stato ricevuto dal capo dello Stato Mattarella.
Noi dobbiamo ringraziare la commissione Esteri della Camera, presieduta da Fabrizio Cicchitto – promotore dell’invito ad al-Tayyeb – fatto proprio dalla «presidentessa» Boldrini, perché le conseguenze della loro somma ignoranza dell’islam e della loro collusione ideologica con il principale nemico della nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, aiuteranno finalmente gli italiani a scoprire che non esiste un «islam moderato».
Possibile che Mattarella, la Boldrini e Cicchitto non si siano informati su chi sia veramente al-Tayyeb? Sarebbe stato sufficiente fare una ricerca in internet per sapere che il 4 aprile 2002, da Mufti d’Egitto (massimo giureconsulto islamico), legittimò il terrorismo islamico suicida affermando: «La soluzione al terrore israeliano risiede nella proliferazione degli attacchi suicidi che diffondono terrore nel cuore dei nemici di Allah. I paesi, governanti e sovrani islamici devono sostenere questi attacchi». Nel 2003 al-Tayyeb confermò: «Le operazioni di martirio in cui i palestinesi si fanno esplodere sono permesse al cento per cento secondo la legge islamica».
E che non si tratti di un caso singolo, bensì la manifestazione della violenza intrinseca all’islam, è confermato da fatwe simili, responsi islamici, emessi dal predecessore di al-Tayyeb alla guida dell’università islamica di Al Azhar, una sorta di «Vaticano» dell’islam maggioritario sunnita. Il 4 aprile 2002 Tantawi sentenziò: «Le operazioni di martirio contro qualsiasi israeliano, inclusi i bambini, le donne e i giovani, sono legittime dal punto di vista della legge islamica».
Possibile che Mattarella, la Boldrini e Cicchitto non sappiano che ben due imam della Grande moschea di Roma, entrambi designati da Al Azhar, sono stati costretti ad abbandonare l’Italia per fatti legati al terrorismo islamico? Il 6 giugno 2003 l’imam Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim Moussa, tuonò dal pulpito della sede dell’islam istituzionale in Italia, affidato a paesi musulmani moderati, Egitto, Arabia Saudita e Marocco: «Allah fai trionfare i combattenti islamici in Palestina, in Cecenia e altrove nel mondo! O Allah distruggi le case dei nemici dell’islam! O Allah aiutaci ad annientare i nemici dell’islam! O Allah assicura ovunque la vittoria della Nazione dell’islam!». Fu immediatamente espulso. Il 22 maggio 2004 il suo successore, l’imam Abdulwahab Hussein Gomaa, anche lui designato da Al Azhar, fu costretto a tornare in Egitto perché incapace a fronteggiare un gruppo di estremisti islamici annidato all’interno della Grande moschea di Roma. Il 26 marzo 2004 Abdul Karim al-Tibsi, un algerino che insegnava lingua e religione islamica in moschea, promosse una rivolta sfidando l’autorità dell’imam Gomaa, celebrando e guidando una «preghiera del morto» per commemorare lo sceicco Ahmad Yassin, il leader di Hamas assassinato dagli israeliani il 22 marzo.
Noi ci auguriamo che ora sia finalmente chiaro anche a Mattarella, la Boldrini e Cicchitto che lo stesso «Papa dell’islam maggioritario sunnita» è un apologeta del terrorismo suicida islamico, dell’annientamento fisico di Israele e del genocidio degli ebrei. E ci auguriamo che comprendano che se lui fonda le sue tesi su ciò che Allah ha prescritto nel Corano e su ciò che ha detto e ha fatto Maometto, si deve prendere atto che l’islam è un’ideologia intrinsecamente violenta, che predica e pratica l’odio e la morte dei «miscredenti», di tutti i nemici dell’islam, ebrei, cristiani, infedeli, apostati, adulteri e omosessuali.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/schiaffo-boldrini-suo-imam-resta-casa-1184005.html