Terrorismo, allarme a Ginevra: ricercati 4 sospetti legati agli attentati di Parigi
La polizia ha alzato il livello di allerta su tutta la città (aeroporto compreso) «dopo aver ricevuto informazioni attendibili sulla presenza di persone ricercate» dalla Confederazione elvetica
di Leonard Berberi
Dopo Bruxelles tocca a Ginevra. L’intelligence svizzera ha alzato il livello di allerta su tutta la città (aeroporto compreso) «dopo aver ricevuto informazioni attendibili sulla presenza di persone ricercate» dalla Confederazione elvetica. Le forze di polizia, dopo un primo momento in cui sembrava che la caccia riguardasse individui collegati agli attacchi di Parigi, ha precisato di non avere indicazioni in tal senso. Quello che è certo è che l’autorità ha avvertito la pubblica sicurezza della presenza in zona di «persone sospettate di terrorismo». Ma da più fonti emerge che gli 007 starebbero cercando un gruppetto che avrebbe avuto un ruolo nell’organizzazione degli attentati nella capitale francese, ma anche nel facilitare gli spostamenti dei terroristi.
Minaccia ala comunità ebraica
Non solo. La televisione svizzera racconta che la comunità ebraica della città ha ricevuto informazioni dalla polizia su una «minaccia» ai loro danni. «La minaccia in effetti è passata da vaga a precisa», conferma a Rts Emanuelle Lo Verso, portavoce del Dipartimento di pubblica sicurezza di Ginevra. La caccia agli uomini ha portato a rafforzare la vigilanza da giovedì mattina non solo negli edifici federali, ma soprattutto nelle decine di palazzi che ospitano le organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite all’Alto commissariato Onu per i rifugiati, dall’Organizzazione mondiale del commercio al Cern, dalla Croce Rossa al World Economic Forum. La sede dell’Onu risulta particolarmente sorvegliata.
Carichi controllati sugli aerei
«È una cosa che non ho mai visto da quattro anni, cioè da quando ho iniziato a lavorare qui», racconta un dipendente. «Nell’ambito dell’inchiesta internazionale dopo gli attacchi di Parigi la Polizia di Ginevra e i suoi partner stanno cercando delle persone che corrispondono alla descrizione di alcuni dei sospettati», spiega nel comunicato il dipartimento di sicurezza di Ginevra. Ma è noto che già la sera degli attacchi nella città francese, l’intelligence svizzera ha messo su una squadra per lavorare con i colleghi transalpini e belgi. Controlli visibili anche allo scalo di Ginevra, a circa cinque chilometri dal centro della città. Il Corriere ha potuto vedere la polizia ispezionare i carichi di alcuni aerei con destinazione Medio Oriente e Golfo Persico. Gli agenti, interpellati da questo giornale, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, spiegando che «data la delicatezza dei controlli non può essere fornito nessun dettaglio».
#1Emanuel Baroz
Allarme terrorismo a Ginevra: dopo Bruxelles e Strasburgo cresce l’allerta nelle città sedi delle istituzioni europee. Caccia a un’auto sospetta
http://www.huffingtonpost.it/2015/12/10/ginevra-terrorismo_n_8770296.html?utm_hp_ref=italy
#2Emanuel Baroz
Ginevra, allarme terrorismo: caccia a quattro sospetti
Diffusa la foto di quattro individui con presunti legami terroristici: “Rappresentano una minaccia specifica”. La segnalazione è arrivata dalla Cia. I media svizzeri: “Anche Chicago e Toronto a rischio”. Arrestati due iracheni in Finlandia
GINEVRA – L’allarme terrorismo tocca anche la Svizzera. Secondo la stampa elvetica, la polizia di Ginevra ha alzato il livello di allerta ed è alla ricerca di alcuni individui (sei, secondo il giornale Tribune de Genève) sospettati di attività terroristiche. Ad allertare le autorità svizzere è stata la Cia che, in una nota riservata, ha definito i sospetti seguaci dell’Is “armati e pericolosi”. E secondo i media svizzeri non c’è solo Ginevra nel mirino di possibili attacchi dell’Is, ma anche Toronto e Chicago.
Le autorità di Ginevra “hanno ricevuto ieri pomeriggio dalla Confederazione una segnalazione di individui sospetti che potrebbero trovarsi a Ginevra o nella zona”, si legge in un comunicato del Dipartimento di Sicurezza del Cantone. “Le indagini sono condotte in stretta collaborazione con i servizi nazionali e internazionali al fine di individuare e mettere in discussione questi individui”, prosegue la nota specificando che “allo stato attuale, e per ovvie ragioni operative, non può essere data alcuna informazione aggiuntiva per quanto riguarda le indagini”.
In un primo momento, fonti riservate del dipartimento cantonale per la Sicurezza avevano parlato di un collegamento dei sospettati con la strage di Parigi, ma la polizia federale elvetica ha poi precisato di non essere a conoscenza di alcuno specifico collegamento con gli attentati del 13 novembre.
Forze “di polizia supplementari sono state dispiegate sul territorio di Ginevra ed il livello di vigilanza è stato alzato”, si legge ancora nella nota. In particolare sono sotto controllo il settore delle organizzazioni internazionali, l’aeroporto, la stazione ferroviaria e le sinagoghe. Alle frontiere, “le capacità sono al loro massimo”, ha dichiarato il portavoce dell’amministrazione doganale, Michel Bachar. “Siamo passati da una minaccia vaga di una minaccia specifica”, ha il responsabile della comunicazione de Dipartimento di Sicurezza di Ginevra annunciando un rafforzamento delle pattuglie cui è stata fornita anche anche una foto di quattro sospetti nella città.
L’allerta sarebbe scattata dopo che un veicolo immatricolato in Belgio, con due uomini a bordo, ha attraversato la frontiera svizzera nella notte tra martedì e mercoledì, per essere poi avvistato a Ginevra prima di lasciare la Svizzera, insospettendo le forze dell’ordine.
E’ stato comunque confermato per domani l’incontro in programma domani tra una delegazione degli Stati Uniti e una della Russia per discutere del conflitto in Siria: non si terrà tuttavia al ‘Palais des Nations’, quartier generale delle Nazioni Unite in Europa, che nel frattempo è stato evacuato per ragioni precauzionali e i cui ingressi sono controllati a vista da guardie insolitamente munite di mitragliette.
Nel documento della Cia si indicano anche Toronto e Chicago come obiettivi di una non meglio specificata “minaccia attuale”.
L’allarme legato all’Is ha toccato anche la Finlandia: la polizia finnica ha reso noto di aver arrestato due fratelli iracheni sospettati di far parte dello Stato Islamico e di aver sparato contro “undici prigionieri disarmati e indifesi” nel giugno del 2014. Nel corso del 2015 sono stati finora 17.000 gli iracheni che hanno chiesto asilo in Finlandia.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/12/10/news/ginevra_allarme_terrorismo_caccia_a_sospetti_legati_a_parigi-129182934/
#3Emanuel Baroz
Innalzata l’allerta terrorismo: Ginevra teme per la riunione sulla Siria
http://it.euronews.com/2015/12/11/innalzata-l-allerta-terrorismo-ginevra-teme-per-la-riunione-sulla-siria/