Israele cancellata dal mappamondo. In Australia esplode la protesta
Il marchio che li produce si difende: “Non c’era spazio”. Ma in molti si sono risentiti
di Lucio Di Marzo
Sydney, 4 Febbraio 2016 – Che l’errore fosse tale o meno, ovvero che la scelta fosse intenzionale o si tratti di un banale “errore di stampa”, quello che è successo in Australia ha di fatto coinvolto una catena di prodotti di cartoleria in una spinosa questione mediorientale.
La Typo è stata costretta a correre ai ripari, dopo che qualcuno si è reso conto che sui mappamondi da loro prodotti mancava più di uno Stato, e che tra di questi c’era Israele. Nei confini del Paese si legge solo “Palestine”, Palestina, e poi un numero che rappresenta lo Stato ebraico, come con un numero sono rappresentate altre nazioni, il cui nome è riportato in una legenda.
Già a fine gennaio una serie di proteste su facebook avevano inondato la pagina ufficiale della catena di prodotti di cartoleria. La Typo ha risposto che la mappa era un disegno “ufficiale di un istituto internazionale, approvato per l’esportazione” e che la questione si spiegherebbe solo con le dimensioni ridotte dello Stato di Israele, che non avrebbero permesso di inserire il nome, come per altre nazioni, tra le quali la Macedonia.
#1Emanuel Baroz
Australia, in vendita mappamondo senza Israele: protestano gli ebrei
Iniziativa brand abbigliamento, articolo ritirato in 60 negozi
Sydney, 4 Febbraio 2016 – Il colosso australiano di abbigliamento casual e di articoli di cancelleria Cotton On/Typo ha scatenato le proteste della comunità ebraica per aver messo in vendita piccoli mappamondi che sostituiscono Israele con un simbolo e identificano il territorio con il nome Palestina.
Gli articoli sono stati ritirati dalla vendita nei 60 negozi Typo in Australia e online, pur restando per alcuni giorni in vetrina.
Il presidente della B’nai B’rith Anti-Defamation League, Dvir Abramovich, ha detto al quotidiano The Australian che quando un cliente aveva reclamato, la risposta è stata che i mappamondi «erano considerati accurati a fini commerciali».
«Hanno risposto con il ridicolo argomento che non avevano abbastanza spazio per mettere la parola Israele ma avevano abbastanza spazio per mettere ‘Palestina’, che è un paese non esistente», ha aggiunto.
«Vi è una crescente e preoccupante tendenza a eliminare Israele dalle mappe del mondo. Tali atti ostili di distorsione geografica e di disinformazione confermano il messaggio offensivo che Israele è un’entità illegittima e non è un membro della famiglia delle nazioni».
Una portavoce di Cotton On ha dichiarato che Israele non era stato escluso dalla mappa, ma per ragioni di scala era stato sostituito da un simbolo, con alcuni altri paesi, e una legenda dei simboli era inclusa nel globo. «Dopo aver ricevuto commenti dai clienti riguardanti la rappresentazione di alcuni paesi nel nostro mappamondo Typo, è stato deciso di ritirare il prodotto dalla vendita e di fermarne la produzione. Typo si scusa per ogni offesa causata dal prodotto e ribadisce di non seguire alcuna agenda politica», ha aggiunto.
http://gds.it/2016/02/04/australia-in-vendita-mappamondo-senza-israele-protestano-gli-ebrei_470238/
#2Giacomo Morpurgo
Con quelli che non capiscono o,peggio, non vogliono capire,purtroppo i commenti non servono
Giacomo Morpurgo